Tempo Indeterminato Convivente

Il contratto di lavoro domestico è inteso a tempo indeterminato per definizione, al punto tale che nella predisposizione della lettera di assunzione il datore non è tenuto a specificare la dimensione temporale, dal momento che questa è naturalmente senza una scadenza.

L’articolo 39 del contratto collettivo nazionale, recita però "Il rapporto di lavoro può essere risolto da ciascuna delle parti con l'osservanza dei termini di preavviso”, ovvero: non è necessaria la giusta causa, né il giustificato motivo.

Colf, badanti e baby-sitter assunti a tempo indeterminato possono essere licenziati senza una giustificazione, ad eccezione ovviamente dei casi di maternità e di malattia, per i quali scattano le tutele previste dal Ccnl e dalle normative di riferimento, e il necessario preavviso, che può variare dagli otto ai quindici giorni, a seconda delle ore di servizio svolte e dall'anzianità. Per prestatori di lavoro domestico o convivente, s’intendono gli addetti ai servizi domestici che prestano la loro opera, continuativa e prevalente, di almeno quattro ore giornaliere presso lo stesso datore di lavoro, con retribuzione in denaro o in natura. Dunque, per lavoratore domestico intendiamo un lavoratore che sia disposto a prestare a qualsiasi titolo la sua opera per aiutare il funzionamento della vita familiare, sia che possieda delle specifiche qualifiche, sia che venga adibito a delle mansioni generiche.