Rinuncia congedo maternità

La lettera di comunicazione di presa visione della rinuncia ai giorni di congedo di maternità è un documento tramite il quale l’Azienda comunica alla lavoratrice di aver ricevuto ed accettato la lettera della stessa, nella quale comunicava di non volere usufruire del congedo di maternità (ai sensi del D.M. 22/12/2012), spettante ai sensi del D.Lgs n.151/2001.

La disciplina a tutela della maternità e della paternità viene applicata a tutti i lavoratori dipendenti (inclusi quelli che hanno un rapporto di apprendistato, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni e di datori di lavoro privati e i soci lavoratori di cooperative), ai lavoratori autonomi, agli iscritti alla Gestione separata dell'Inps e, inoltre, ai lavoratori appartenenti alle libere professioni.

Le assenze protette sono i permessi per i controlli prenatali, il congedo di maternità, il congedo di paternità fruito in alternativa al congedo di maternità, il congedo di paternità obbligatorio e facoltativo, il congedo parentale, i riposi giornalieri e i congedi per la malattia del figlio.

Invece, per congedo di paternità viene intesa l'astensione dal lavoro del lavoratore padre in alternativa al congedo di maternità, ed è fruibile, previa domanda all'INPS, solo al verificarsi delle seguenti condizioni: la morte della madre, la grave infermità della madre, l’abbandono del bambino da parte della madre, la rinuncia da parte della madre al congedo di maternità o l’affidamento esclusivo al padre della figlia o del figlio.