Riconoscimento premio di risultato

Il premio di risultato, o di produzione/produttività, è una quota aggiuntiva alla retribuzione che viene riconosciuta ai dipendenti in base raggiungimento di certi incrementi di redditività, produttività, qualità, efficienza o innovazione. Il dipendente può scegliere se riceverlo in busta paga e, in questa situazione, può optare per una tassazione agevolata del 5%, purché il premio non ecceda i 3.000€ lordi annui e il reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente non superi gli 80.000€.

Per l’azienda, il costo è legato ai contributi previdenziali e ad oneri di altro tipo, nonostante sia deducibile ai fini IRES. Vi deve essere, per poter usufruire di queste agevolazioni, un accordo territoriale, o di secondo livello, con le parti sindacali, che preveda in modo esplicito la possibilità di usufruirne per la totalità dei lavoratori.

Generalmente, quindi, il premio di risultato consente una tassazione agevolata, se viene corrisposto in busta paga, ma esiste anche la possibilità che non venga affatto tassato. Infatti, il dipendente, in alternativa alla busta paga può anche chiedere che il premio venga, integralmente o parzialmente, convertito in presenza di welfare per coprire, per esempio, delle spese mediche, l’assistenza a dei familiari anziani o non autosufficienti, oppure le tasse universitarie, i libri di testo, l’asilo nido, i buoni pasto o la mensa. In questa situazione, l’importo non è soggetto ad alcuna tassazione od onere contributivo, né per l’azienda né per il dipendente. Rimangono, però, i limiti di 3.000€ e 80.000€, che si possono superare solo qualora il dipendente opti per particolari forme di welfare, come l’assistenza sanitaria integrativa e la previdenza complementare.