Richiesta accertamento idoneità a seguito infortunio

Dopo un lungo periodo di assenza, considerato generalmente di almeno sessanta giorni, il datore di lavoro ha l’obbligo di sottoporre il suo dipendente a una visita di idoneità attraverso il medico competente.

Questo è dovuto al fatto che lunga assenza, causata da un infortunio, potrebbe aver compromesso l’abilità del lavoratore che, al rientro in servizio, potrebbe rischiare di peggiorare ulteriormente il suo stato di salute. Se quest’obbligo non viene rispettato, il datore di lavoro rischia delle pesanti sanzioni, venendo esposto ad azione di responsabilità per aggravamento.

Se invece è il lavoratore a rifiutarsi di sottoporsi alla visita di idoneità, egli può rischiare anche il licenziamento con preavviso per giustificato motivo oggettivo: questo può avvenire per timore da parte del dipendente di essere giudicato non idoneo, ma è importante ricordare che la non idoneità non comporta l’allontanamento dal posto di lavoro ma, eventualmente, un cambio di mansione che può essere momentaneo o definitivo.

La visita medica deve essere svolta immediatamente alla scadenza del certificato di malattia, prima che il lavoratore possa rientrare in azienda. Nell’eventualità in cui il medico competente non dovesse risultare disponibile, il datore di lavoro e il dipendente devono accordarsi per trovare una soluzione adeguata: se questo accordo non viene raggiunto, il periodo di tempo prima della visita medica viene considerato come aspettativa non retribuita.