Licenziamento Disciplinare

La lettera di licenziamento disciplinare è un documento formale tramite il quale l’Azienda comunica al lavoratore dipendente che, in seguito ad un inadempimento ai suoi obblighi contrattuali o ad una grave condotta, non è possibile, nemmeno nel breve periodo, la prosecuzione del rapporto lavorativo.

Il licenziamento disciplinare è una tipologia di recesso che include sia il licenziamento per giustificato motivo soggettivo, ovvero il licenziamento, con preavviso, generato da un’importante inadempimento del lavoratore ai suoi obblighi contrattuali, sia il licenziamento per giusta causa, ovvero il licenziamento, in questo caso senza preavviso, determinato da un comportamento del lavoratore rilevante dal punto di vista disciplinare, talmente grave da non consentire, nemmeno temporaneamente, la prosecuzione del rapporto di lavoro.

Il licenziamento per giusta causa viene considerato quasi sempre di natura disciplinare, dato che il licenziamento in esame è causato da una condotta illecita da parte del lavoratore. Ogni volta che il datore di lavoro reagisca con il licenziamento ad un inadempimento del lavoratore parliamo di licenziamento disciplinare, indipendentemente dal fatto che il codice disciplinare applicato nell’azienda preveda o meno questa sanzione. Ogni volta che il datore di lavoro intenda licenziare un proprio dipendente per un suo inadempimento, deve effettuare la procedura prevista, anche nel caso delle piccole imprese fino a quindici dipendenti. In sintesi, il datore di lavoro deve contestare il fatto, invitando il lavoratore a riportare le proprie giustificazioni e attendere, infine, un periodo dalla contestazione, prima di adottare effettivamente la sanzione. Tale periodo viene regolato dall'art. 7 della Legge 300/1970 e dalla contrattazione collettiva nazionale di riferimento. Il mancato rispetto di questa procedura costituisce un vizio insanabile che può comportare l'illegittimità del licenziamento intimato.