Lavoro a Domicilio - Tempo Determinato

Un lavoratore a domicilio svolge le proprie mansioni direttamente da casa, senza recarsi in sede, ma resta un soggetto sottoposto a un vincolo di subordinazione nei confronti dell’Azienda.

Il contratto di lavoro a domicilio può avere una data di inizio e una di fine e quindi può essere sottoscritto anche a tempo determinato.

Tutte le aziende che hanno la necessità di esternalizzare parte dei processi produttivi hanno la facoltà di stipulare questo genere di contratti. Ad ogni modo, le attività con dei programmi di ristrutturazione interna che hanno causato delle sospensioni lavorative o dei licenziamenti non possono stipulare nuovi contratti, nemmeno di lavoro a domicilio, almeno per un anno a partire dalla data dell’ultimo licenziamento effettuato.

Questo tipo di lavoro rientra tra i contratti di tipo subordinato; dunque, non può essere considerato autonomo o parasubordinato. Quindi, il Datore di lavoro può esercitare, nei confronti del lavoratore, lo stesso potere che esercita sui dipendenti che si recano in sede ogni giorno. Il lavoratore dipendente a domicilio deve rispettare le direttive aziendali e deve seguire le istruzioni operative generali impartite, sebbene possa avere dei margini di autonomia esecutiva.

Alla consegna del lavoro viene effettuato un controllo in merito all’esecuzione. Il lavoratore dipendente a domicilio è inserito a tutti gli effetti all’interno del ciclo produttivo, come elemento integrante, anche se le operazioni vengono svolte all’esterno: infatti, parliamo di una forma di decentramento produttivo.