Istituzione del Regolamento Banca Ore

Attraverso questa lettera, l’Azienda comunica ai lavoratori dipendenti l’istituzione della banca ore.

Se un dipendente dovesse fare degli straordinari e alla fine del mese non dovesse trovare riconosciuta la rispettiva quota di denaro aggiuntiva nella propria retribuzione, non è detto che questo rappresenti un illecito. Potrebbe essere intervenuta la cosiddetta “banca ore” al posto di una maggiorazione dello stipendio.

La banca ore è, sostanzialmente, uno spazio virtuale in cui vengono depositate le ore di lavoro eccedenti a quelle definite nel contratto di lavoro. Questo tempo messo da parte può essere trasformato successivamente in permessi; dunque, possiamo dire che si fanno degli straordinari non per avere una busta paga più consistente, ma per ottenere maggiore tempo da dedicare a se stessi o alla famiglia ovvero da sfruttare secondo le proprie necessità.

Questo sistema, non essendoci una normativa univoca per la banca ore, viene definito nel CCNL o dai singoli contratti individuali dei dipendenti assunti a tempo indeterminato.

Anche se, generalmente, ciò che viene inserito nella banca ora non prevede un corrispettivo in denaro che si aggiunga al salario mensile, esistono alcuni casi specifici in cui le ore messe da parte si tramutano in soldi. Questo avviene quando non si sfruttano i permessi derivanti da questo sistema entro il termine di scadenza definito nel proprio contratto. Superato il periodo di tempo utile alla fruizione dei permessi accumulati, le ore non vengono semplicemente cancellate ma vengono convertite in una remunerazione definita nella busta paga: questo anche se dovesse rimanere solo una parte delle ore non godute in forma di riposi compensativi.