Diniego permesso non retribuito

La lettera di diniego di un permesso non retribuito è un documento tramite il quale l’Azienda nega formalmente al lavoratore dipendente di poter fruire di un permesso non retribuito in un determinato giorno e/o in una determinata fascia oraria, a causa di alcuni specifici motivi di carattere produttivo/organizzativo.

I permessi non retribuiti consentono al lavoratore di astenersi dalla prestazione lavorativa dovuta per contratto. Mentre per i permessi retribuiti la legge o il contratto collettivo prevedono il mantenimento della retribuzione, nonostante venga sospesa l’attività lavorativa, il permesso non retribuito consente al dipendente l’esonero dall’adempimento della prestazione di lavoro ma senza la percezione di alcuna somma per il periodo corrispondente. Di norma, i permessi non retribuiti sono riferibili a uno specifico accordo tra il datore di lavoro e il lavoratore per rispondere ad esigenze specifiche del lavoratore; a permessi sindacali di cui all’art. 24 Legge 300/1970; o ad altri permessi previsti da norme di legge oppure dalla contrattazione collettiva.

Un’altra tipologia di permesso non retribuito esplicitamente previsto e disciplinato dalla legge è quello di cui all’art. 17, D.Lgs. n. 198/2006, il cosiddetto Codice delle Pari Opportunità. Anche in questa occasione, oltre ai permessi retribuiti disciplinati dallo stesso testo normativo, sono riconosciuti ai avoratori subordinati che rivestano il ruolo di consiglieri di parità, regionali o provinciali degli ulteriori permessi non retribuiti. La misura di questi permessi, e dell’indennità speciale cui hanno diritto in relazione alla funzione svolta, è stabilita ogni anno con un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali.