Dichiarazione sostituiva di certificazione rapporti di lavoro

Attraverso questa lettera, un lavoratore dipendente compila una dichiarazione sostitutiva della certificazione, che attesti il suo rapporto di lavoro cessato con un’azienda.

Compilando questo documento sotto la propria responsabilità, il lavoratore deve essere consapevole delle conseguenti sanzioni penali, e della decadenza dei benefici eventualmente conseguiti, nell’eventualità di dichiarazioni false.

In particolare, all’interno di questa lettera il lavoratore deve inserire i propri dati anagrafici, prima di specificare gli estremi identificativi dell’azienda, il tipo di contratto con il quale è stato assunto, la data di inizio del rapporto e quella di fine. Inoltre, egli specifica di non essere mai stato occupato in precedenza con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, a parte delle eventuali situazioni di lavoro intermittente, di lavoro domestico o di apprendistato, e allega alla lettera un documento che attesti il suo percorso lavorativo, che deve essere stato rilasciato dal centro per l’impiego competente.

Possono presentare l’autocertificazione di lavoro i cittadini italiani, i cittadini di Paesi che fanno parte dell’Unione Europea e i cittadini extracomunitari che abbiano un regolare permesso di soggiorno. Questa autocertificazione può essere utilizzata nei rapporti con le pubbliche amministrazioni, con le aziende che gestiscono dei servizi pubblici e con i privati che scelgono di accettarla.

Attraverso questa lettera, un lavoratore dipendente compila una dichiarazione sostitutiva della certificazione, che attesti il suo rapporto di lavoro cessato con un’azienda.

Compilando questo documento sotto la propria responsabilità, il lavoratore deve essere consapevole delle conseguenti sanzioni penali, e della decadenza dei benefici eventualmente conseguiti, nell’eventualità di dichiarazioni false.

In particolare, all’interno di questa lettera il lavoratore deve inserire i propri dati anagrafici, prima di specificare gli estremi identificativi dell’azienda, il tipo di contratto con il quale è stato assunto, la data di inizio del rapporto e quella di fine. Inoltre, egli specifica di non essere mai stato occupato in precedenza con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, a parte delle eventuali situazioni di lavoro intermittente, di lavoro domestico o di apprendistato, e allega alla lettera un documento che attesti il suo percorso lavorativo, che deve essere stato rilasciato dal centro per l’impiego competente.

Possono presentare l’autocertificazione di lavoro i cittadini italiani, i cittadini di Paesi che fanno parte dell’Unione Europea e i cittadini extracomunitari che abbiano un regolare permesso di soggiorno. Questa autocertificazione può essere utilizzata nei rapporti con le pubbliche amministrazioni, con le aziende che gestiscono dei servizi pubblici e con i privati che scelgono di accettarla.