Collaborazione Autonoma EX 409 c.p.c.

Tra le ipotesi di lavoro autonomo, troviamo la collaborazione coordinata e continuativa, che è caratterizzata dall’obbligo del collaboratore di svolgere, in modo continuativo, una prestazione lavorativa di carattere prevalentemente personale, in favore del committente e in coordinamento con esso. Questo tipo di rapporto parasubordinato si differenzia dal lavoro dipendente, per l’assenza del vincolo di subordinazione, oltre che dal lavoro autonomo, inteso come esercizio di arte o di professione, e, infine, anche dall’attività imprenditoriale.

La collaborazione coordinata e continuativa può essere definita come consulenza, prestazione d’opera, lavoro parasubordinato o come contratto di diritto privato. La differenza principale con il lavoro autonomo è che il collaboratore lavora in assenza di rischio economico, senza mezzi organizzati d’impresa. La differenza con il lavoro subordinato, invece, consiste in prevalenza nell’autonomia organizzativa del collaboratore e nella mancanza di esercizio del potere direttivo e disciplinare del committente. Non è particolarmente rilevante, invece, l’eventuale rispetto di un orario di lavoro.

Per riassumere quanto detto sopra, i principali requisiti sono l’autonomia del collaboratore nei tempi e nelle modalità di esecuzione del lavoro, il coordinamento del lavoratore al ciclo produttivo del committente, la continuità delle prestazioni effettuate e il fatto che il lavoro debba essere svolto prevalentemente in via personale.