Cambio livello inquadramento per effetto assegnazione a mansioni superiori
Un lavoratore dipendente, in fase di assunzione, oltre ad essere identificato in una categoria legale, viene anche inquadrato in un livello di inquadramento che è previsto dalla scala di classificazione del personale del Ccnl di riferimento.
qualifiche professionali che si caratterizzano per il livello di responsabilità e per la complessità delle mansioni. Inoltre, il livello di inquadramento ha una diretta correlazione con il trattamento retributivo del lavoratore.
Questo livello può variare nel corso del tempo: il dipendente può, infatti, ottenere una promozione a un livello superiore, mentre non può subire un abbassamento di livello. Secondo la legge, il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a delle mansioni corrispondenti a un inquadramento superiore, acquisito in seguito.
In alcune occasioni, l’assegnazione a delle mansioni superiori può avvenire prima che il livello di inquadramento venga modificato, ma in questo caso il lavoratore ha diritto al trattamento corrispondente all’attività svolta. L’assegnazione al livello superiore diviene definitiva, inoltre, quando non abbia avuto luogo per delle ragioni sostitutive di altri dipendenti, oppure dopo il periodo fissato dai contratti collettivi.
In assenza di direttive specifiche previste dal CCNL di riferimento, in ogni caso, dopo sei mesi continuativi di svolgimento di mansioni superiori, il lavoratore ha diritto ad ottenere il passaggio di livello. Ad ogni modo, il passaggio ad un livello superiore può anche scaturire da un’iniziativa congiunta delle Parti.
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